sabato 9 aprile 2011

Cantieri aperti: Parco Urbano "Sergio Atzeni" e Museo della necropoli

Questo è l'aspetto definitivo che l'opera assumerà una volta completata. Lo spazio è quello delle ex Serre D'Atri, tra la Via Rosselli, la Via delle serre e la Via Segni.

Rendering 3D presso il cantiere lato Via Segni (foto G. Ledda)

Il lavori procedono e sono già ben definite tutte le strutture in cemento armato, anche se con qualche ferro ancora in vista.

Vista N-O, verso Selargius, del cantiere, 8 aprile 2011 (foto G. Ledda)
Vista S-O, dal quartiere "Le serre", 8 aprile 2011 (foto G. Ledda)
Vista S-E, da Via delle serre, 8 aprile 2011 (foto G. Ledda)

13 commenti:

  1. Una bella colata di cemento armato a vista, in perfetto stile anni 70, è quello che ci voleva per dare lustro all’architettura del nostro paese, come se non fosse già sufficientemente compromessa.
    Onestamente, a III millennio inoltrato, mi sarei aspettato qualcosa di meglio, ovviamente sempre dal punto di vista architettonico, non conoscendo i motivi che hanno portato a una scelta cosi” retrò” mi limiterò ad esprimere un parere negativo con riserva. Mi informerò e vi farò sapere

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  2. Una bella colata di cemento armato a vista, in perfetto stile anni 70, è quello che ci voleva per dare lustro all’architettura del nostro paese, come se non fosse già sufficientemente compromessa.
    Onestamente, a III millennio inoltrato, mi sarei aspettato qualcosa di meglio, ovviamente sempre dal punto di vista architettonico, non conoscendo i motivi che hanno portato a una scelta cosi” retrò” mi limiterò ad esprimere un parere negativo con riserva. Mi informerò e vi farò sapere


    ps; chiedo scusa per il disguido tecnico, sono ancora alle prese con alcuni problemi che persistono sul mio pc. Il post è mio e non di mia moglie Monica, che non c'entra nulla.

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  3. MAX, si sa, gli architetti sono fatti così, e poi il cemento armato figura così bene nel computo metrico ;-)
    Scherzi a parte, il motivo per cui le ho pubblicate è prorprio quello di discuterne; prima di tutto mi sembra scontatissima ma non per questo meno meritevole la scelta di dstinare quello splendido spazio a servizi di qualità, verde e parcheggi, quindi una volta finito (speriamo presto) sarà un sicuro arricchimento della comunità. Verde, parcheggi e servizi di qualità, ricordiamolo, incidono fortemente su vivibilità e qualità della vita, quindi meglio abbondare.
    Poi sarà bello sedersi di notte al fresco sotto quegli alberi e discutere sulle scelte di dettaglio, cemento armato in primis, ma non ce ne mancheranno altri.

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  4. ...a me sembra un bel progetto, cemento armato a parte penso che alla fine sarà un'area che valorizzerà il paese.QUARTUCCIU ha bisogno anche di un museo qualsiasi forma architettonica abbia
    è importante per valorizzare i bellissimi reperti
    recuperati nella necropoli punico-romana
    di Pille'Matta che ora giacciono in qualche stanza inadeguata dell'ex casa ANGIONI.Penso anche che quasi tutta l'area delle ex serre D'ATRI poteva essere destinata ad un immenso parco verde in stile monteclaro,sarebbe stato bellissimo anche perché ancora oggi si è costretti ad andare altrove per far giocare i nostri bimbi in un'area verde e con giochi adeguati,e noi adulti per poter praticare un pò di sport senza rischiare di essere investiti dal cretino di turno!
    per concludere penso che l'errore estetico più grande in quella zona sia stata la colata di cemento armato in perfetto stile anni 90 delle palazzine che hanno costruito.

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  5. GIUSEPPE,
    che a Quartucciu servisse un parco è fuori di dubbio; quante volte sono andato a prendere vento al parco di Pitz'e Serra!!!
    E che si dovesse fare lì, anche questo è fuori di dubbio. Per fare di tutte le ex serre D'Atri un unico parco (cosa meravigliosa) si sarebbe dovuto andare contro a molti interessi, e non lo dico in senso negativo: l'interesse ad avere una bella casa di proprietà da parte dei numerosi soci delle cooperative; l'interesse delle cooperative stesse e dell'indotto di garantirsi lavoro e guadagni (a questo scopo va ricordato che una parte dei lotti erano di autocostruzione, cioè lavoro per piccoli impresari e artigiani), l'interesse dei proprietari del terreno a trarre i legittimi vantaggi dalla loro proprietà e infine l'interesse per il paese a crescere ed a qualificarsi, cosa che, fatte le dovute tare, non si può dire che l'intervento non abbia realizzato.

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  6. Mi associo a quanto detto da Giorgio e Giuseppe, approvo appieno il progetto, disapprovo solo la scelta architettonica, tutto qui. Certo che affamati come siamo di spazi verdi e servizi in genere, è ben accetto anche il cemento armato....anzi, oserei dire che se fosse stato in legno o in plastica o in vetro non sarebbe cambiato molto.
    Essendo appassionato di architettura non ho potuto fare a meno di notare l'impatto architettonico.
    Il progetto è un ottimo progetto,in giro ho sentito dire già le solite banalità del tipo" questo parco sarà , come tutti gli altri, albergo di gang e malavita in genere". A tal proposito vorrei dire , e finisco, che se le piazze e i parchi non li viviamo, automaticamente siamo noi che li consegnamo alla "malavita". Chissà perchè la colpa è sempre degli altri e mai la nostra ;-)

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  7. Sapete cos'è... E' che alla parola "Parco".. io personalmente non riesco ad associare altra immagine se non quella di un'area verde, più o meno estesa, più o meno delimitata, meno cementificata, più ricca di vegetazione, magari di piccole vasche artificiali abitate da pesci rossi.
    Un'area caratterizzata da piccoli percorsi per passeggiate, dalla presenza di scivoli e altalene .. e di comode panchine sulle quali poter sostare per una chiacchierata, per leggere un libro, per respirare semplicemente un po' d'aria pulita.
    Non ho gli strumenti e le competenze per esprimere un giudizio tecnico sul progetto architettonico riguardante il presunto parco di Via delle Serre..
    Ma da profana quale sono (e sempre con evidente spirito romantico e poetico), ritengo che pur trattandosi di un tentativo volto alla valorizzazione del territorio, ci si stia dilungando forse un po' troppo nella realizzazione di opere di contorno, trascurando il reale bisogno di noi cittadini, di poter accedere semplicemente ad un'area verde comune. Insomma, il timore è che questa grande opera rischi di restare incompiuta privandoci anche solo della possibilità di avere molto meno (ma in verità molto di più) dell'ormai più volte nominata "colata di cemento". Forse si sarebbero potute invertire le priorità? Non saprei.. Nel frattempo possiamo continuare a fare le nostre camminate a Terra Maini, Monte Claro, Pitz'e Serra...
    Ma perchè non proporre la realizzazione di un bel giardino nell'area campestre ancora indenne da interventi di edilizia, che costeggia la strada dell'Argine, ormai nota Via Salvo d'Acquisto? Ad esempio.. no?
    E con questo proposito, un saluto a Giorgio, uno a Max, uno a Giuseppe, uno a tutti!

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  8. Mi sembra di poter dire, da quanto letto, che il desiderio di “verde” ci accomuni tutti quanti, Giuseppe voleva l’intera area sistemata a verde, Patrizia addirittura ci voleva i pesciolini….che però son rossi
    ( ;-)),ma che in mezzo a tutto quel verde non mi disturberebbero affatto. A “rovinare” i nostri
    “ verdi, freschi” sogni ci ha pensato Giorgio, che da buon conoscitore della Politica , non solo quartuccese, ci ha fatto notare che la politica non lascia tanto spazio alla filosofia e ai sogni….anzi non ne lascia proprio di “ spazio”.” Maledetti legittimi interessi privatati”. Accontentiamoci di questo compromesso tra verde e grigio cemento, incrociamo le dita e speriamo che almeno quest’opera sia portata a compimento nel più breve tempo possibile, ma nel frattempo continuiamo a sognare, a volte qualche sogno si avvera.
    Un saluto a tutti e un buon proseguimento di giornata

    PS: le parole virgolettate sono parole con licenza poetica gentilmente concessa in uso, a tempo determinato, da Patrizia ;-) .

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  9. PATRI,
    tutto giusto; anche perché di incompiute te ne trovi una ogni volta che esci di casa, e non è un modo di dire :-) (ho una sorpresa per te in merito).
    Purtroppo nei lavori pubblici il verde e l'arredo urbano vengono genericamente definiti "terzo lotto", per la prassi, necessitta, di fare prima le strutture, le finiture e gli interni, e poi (Massimo che di cantieri se ne intende di più ci sapraà dire) in ultimo il verde e gli arredi urbani.
    Credo però, in uno slancio di ottimismo, che quest'opera procederà spedita.

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  10. MAX,
    il colore dei pesci sarebbe anche ora di cambiarlo :-)

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. Il rendering è abbastanza efficace, peccato che non corrisponda al risultato finale! Aspettiamo gli alberi...

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  13. Benvenuta Cinzia, pare ci siano problemi di soldi.http://www.castedduonline.it/museo-tazzina-quartucciu-fermo-palo-niente-soldi-parco

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